La questione del papato
2 agosto 2019
L’essenza del papato consiste nella difesa della fede e della morale contro le eresie e nell’incoraggiamento dei fratelli nella fede e nella sequela di Cristo. Pietro e gli altri apostoli per amor di Cristo e del Suo Vangelo hanno offerto la loro vita come martiri. Ci hanno dato un esempio di una vera perdita della loro anima per Cristo. Perché solo in Gesù Cristo abbiamo la vita eterna! Anche nella nostra vita, la cosa più importante è la relazione personale con Gesù Cristo! Gesù chiede anche a te: “Tu chi dici che Io sia?”. Dalla tua risposta dipende tutta la tua eternità.
Il Salvatore disse a Pietro sul mare di Tiberiade: “Pasci i miei agnelli… Pasci le mie pecore” (Gv. 21, 15 ss.). Prima della Sua morte Gesù affidò a Pietro un ministero: “…una volta ravveduto, rafforza i tuoi fratelli” (Lc. 22, 32).
Quando Gesù chiese a Pietro nella regione di Cesarea di Filippo chi dice che Gesù sia, Pietro rispose: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Gesù gli rispose: “…né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli.” (Mt. 16, 17-19).
Pietro ha ottenuto le chiavi perché aveva veramente confessato nello Spirito Santo chi era Gesù. Questa confessione di fede nella divinità di Cristo è il fondamento di tutto il cristianesimo e della salvezza. Senza questa chiave nessuno entrerà nel regno di Dio. Tuttavia, quando Pietro tornò nella sfera del pensamento umano, Gesù gli disse: “Lungi da me, satana! Perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!” (Mt. 16, 23).
La teologia eretica contemporanea considera solo, solo le cose umane. La divinità di Cristo è negata in particolare da quelle eresie che dividono Cristo in una specie di persona storica e mitologica.
Lo pseudo Papa Francesco proclama pubblicamente le eresie e afferma che sta solo attuando il Concilio Vaticano II. Se la Chiesa continua riconoscere questo eretico come il Papa valido e lo obbedisce, allora è necessario abolire il dogma dell’infallibilità papale proclamato nel 1870. Ma poi il papato stesso dovrebbe essere abolito, perché invece di proteggere la fede e la morale, fa nella persona di Bergoglio il contrario.
Alcuni cattolici ora riconoscono che le scioccanti eresie di Francesco sono eresie, tuttavia il collegamento con il Concilio Vaticano II non ammettono. Con quest’atteggiamento, la vera restaurazione della Chiesa non è possibile.
Ci sono stati tra i Papi nel corso della storia diversi santi martiri. L’ultimo fu San Martino (VII secolo). Egli si oppose all’eresia del monotelismo. Papa Onorio, al contrario, non si oppose a questa eresia, e quindi fu postumamente scomunicato dalla Chiesa come eretico.
Anche gli eroi della fede come Pio X sono annoverati tra i santi Papi. Egli combatté contro l’eresia del modernismo e lavorò per un vero rinnovamento in Cristo. Sicuramente, tra i santi non appartengono i Papi conciliari e postconciliari canonizzati invalidamente. Loro non si opposero alle eresie; al contrario, le hanno persino promosse attivamente. Inoltre, questi pseudo santi sono stati canonizzati dallo pseudo Papa Francesco. È una presa in giro di tutti gli apostoli e dei santi, e di tutta la Chiesa!
Alcuni influenti circoli anti ecclesiali, si oggi sforzano di abolire il papato. Paolo VI disse: “Il Papa è un ostacolo all’unità.” (J. Gelmi, “I Papi”, Introduzione).
In realtà, sono proprio le eresie l’ostacolo dell’unità, sia con Cristo sia l’unità tra i cristiani. Unirsi nell’apostasia e nell’eresia è dannoso, sia per la vita temporale sia per quella eterna. Un Papa eretico fa del male non solo ai cattolici ma a tutti i cristiani. D’altra parte, l’elezione di un Papa ortodosso sarà di beneficio non solo ai cattolici ma a tutti i cristiani. Perché? Perché combatterà per la conservazione delle fondamenta cristiane, vale a dire per la fede e morale. In tal modo rafforzerà veramente i suoi fratelli.
Oggi siamo di fronte a un dilemma. O Francesco è un Papa valido, ma allora l’essenza del cristianesimo insieme alla Scrittura e alla Tradizione non è valida. O Francesco è un Papa invalido, e quindi le basi dottrinali della Chiesa rimangono valide. Due antitesi non possono essere valide contemporaneamente. Francesco perciò deve essere privato del suo incarico che occupa illegittimamente. Questa è l’unica possibile soluzione per la salvazione della Chiesa e del papato.
+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino
+ Metodio, OSBMr + Timoteo, OSBMr
Vescovi segretari del Patriarcato Cattolico Bizantino