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Le radici del Sinodo d’Amazzonia

2.11.2019

Il Sinodo d’Amazzonia con l’accoglienza dello spirito di paganesimo all’interno della Chiesa e nella Santa Liturgia è un tradimento totale dell’essenza del Vangelo di Cristo e di tutto il cristianesimo. È un trasferimento nascosto ma ufficiale della Chiesa di Cristo all’anti-chiesa di New Age. Questo momento di supremo crimine e tradimento richiede distogliere l’attenzione, e quindi il caos è stato messo in moto dalla questione sull’abolizione del celibato. Ha lo scopo di bloccare in anticipo la chiamata di Dio al vero pentimento e al rinnovamento della Chiesa.

I profeti già appellarono al pentimento, soprattutto dal Primo Comandamento, cioè per i peccati d’idolatria. Essi chiamarono il peccato d’idolatria l’adulterio spirituale, e Dio per questo punì il popolo con le guerre e cattività babilonese.

Quali sono le radici dello spirito di menzogna ​​ed eresia che oggigiorno domina la Chiesa ed è incentrato su Bergoglio e il suo gruppo?

Le radici risalgono per incontro sincretistico con i pagani in Assisi (1986) fino al Concilio Vaticano II, e sono connessi alla corrente eretica del neo-modernismo (XX° secolo), del modernismo (XIX-XX° secolo) e dell’illuminismo (XVIII-XIX° secolo).

Questa corrente eretica, che entrò all’interno della Chiesa, cercò di fermare il Papa Pio X con l’enciclica Pascendi Dominici Gregis (1907). Il suo motto era: Restaurare tutto in Cristo! La restaurazione del popolo di Dio avvenne in quel tempo, da un lato, attraverso la devozione del Santissimo Cuore di Cristo, i primi venerdì del mese connessi al pentimento, e d’altro lato, attraverso la venerazione di Cristo Re, soprattutto in Messico. A quel tempo (1929) numerosi cristiani rimasero fedeli a Cristo anche a costo del loro martirio.

Nell’elenco degli eretici modernisti nel 1911 era anche il prof. Angelo Roncalli, il futuro Giovanni XXIII. Dopo la morte di Pio X, il rinnovamento della Chiesa gradatamente rallentò. La corrente velenosa del modernismo iniziò a progredire di nascosto. Durante il pontificato di Pio XI Roncalli fu inviato, de facto, per una punizione come un visitatore in Bulgaria e poi in Turchia. Ma poi soffiò un altro vento e l’eretico nascosto Roncalli divenne Papa Giovanni XXIII.

I cardinali come se fossero paralizzati e incapaci di rispettare che secondo la bolla dogmatica di Paolo IV, uno che in passato era eretico non poteva più ricoprire cariche nella Chiesa. Se è eletto un eretico, l’elezione è invalida, anche se è stato eletto all’unanimità come Papa. “Tutto ciò che un eretico fa è invalido e illegittimo”, – afferma la bolla.

Lo spirito d’apostasia, che con la venuta di Giovanni XXIII salì al potere, colse l’occasione e fu convocato il Concilio con lo slogan “aggiornamento” – adattamento al mondo, cioè l’opposto del pentimento. Lo spirito del mondo fu accolto all’interno della Chiesa e lo Spirito Santo fu gradualmente espulso. L’apostata Bergoglio porta oggi al culmine i frutti avvelenati attraverso il Sinodo dell’Amazzonia.

Il Concilio è stato obbligato a risolvere il problema attuale, vale a dire, denunciare e condannare di nuovo diffuse eresie del modernismo. Il Concilio non ha fatto questo passo essenziale e, con il suo silenzio, ha di fatto creato uno spazio per l’invasione di corrente eretica. E questo è un crimine! La corrente eretica, rappresentata dal protestante Bultman, è entrata nella Chiesa Cattolica.

Giovanni XXIII ha nominato i teologi liberali come moderatori del Concilio. A quel tempo, grazie ad una sana atmosfera nella Chiesa Cattolica, il Concilio non ha potuto fare ciò che Bergoglio sta facendo oggi. Tuttavia, il Concilio ha costruito i pilastri di base per la graduale apostasia di massa e decadimento della Chiesa. Pertanto, fare oggi riferimento all’autorità del Concilio Vaticano II contro l’attività eretica di Bergoglio è ridicolo! Egli si considera il vero interprete e realizzatore del Concilio Vaticano II, e lo è davvero.

Il fatto, che il Concilio contenesse alcuni documenti ortodossi, non cambia nulla sul fatto che lo spirito fosse già apostatico e il programma eretico. Ciò è dimostrato in particolare dal decreto Nostra aetate, Dignitatis Humanae e altri. Attraverso i termini ambigui e silenzio, il Concilio ha dato spazio alla corrente eretica del neo-modernismo. Lo spirito dell’eresia arrivò alle scuole teologiche e le verità fondamentali della fede iniziarono a essere negate.

Inoltre, il Concilio, attraverso il decreto Nostra aetate, ha promosso un nuovo spirito – lo spirito del paganesimo – per entrare nel vuoto dell’incredulità e dei dubbii. Ora, secondo l’esempio del Sinodo d’Amazzonia, dobbiamo già adorare gli idoli, i demoni e il diavolo stesso, anziché il vero Dio.

Affinché avvenga il vero rinnovamento e la riforma della Chiesa, il Concilio Vaticano II deve essere proclamato eretico, cioè tale com’era davvero. I tre cosiddetti santi Papi: Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II devono essere dichiarati postumo come gli eretici e ufficialmente esclusi dalla Chiesa. La loro canonizzazione è invalida, perché è stata proclamata dall’eretico palese e apostata Bergoglio.

Quali sono gli argomenti per escludere tre papi dalla Chiesa?

Giovanni XXIII ha programmato il processo di rivoluzione all’interno della Chiesa sotto il motto aggiornamento, cioè adattamento al mondo. Non ha fatto ciò che era obbligato a fare: opporsi alle eresie del neo-modernismo. Papa Onorio, che rimase in silenzio sull’eresia del monotelismo e fu postumo escluso dalla Chiesa, aveva una simile colpa.

Negli anni ‘60 scoppiò l’invasione dell’occultismo e con esso pure del paganesimo. L’induismo si diffuse attraverso lo yoga e il buddismo attraverso la filosofia orientale, la meditazione e le arti marziali. Questa corrente del neopaganesimo ha massicciamente trascinato i cristiani disorientati sulla strada falsa della spiritualità fasulla. Giovanni XXIII non ha reagito in alcun modo. Questo è un crimine! Inoltre, per lo spirito d’aggiornamento ha aperto la porta verso l’interno della Chiesa a questi correnti velenosi.

Giovanni XXIII si rifiutò di rivelare il Terzo segreto di Fatima riguardante il decadimento interno della Chiesa, che egli stesso iniziò.

Paolo VI abusò dell’autorità papale per manipolare i documenti finali del Concilio e poi per approvarli. I documenti contenevano eresie esplicite e nascoste, codificate nelle formulazioni ambigue. Così commise un crimine contro Cristo e la Chiesa!

Durante il suo pontificato, fu obbligato a opporsi alle diffuse eresie del neo-modernismo e del sincretismo con il paganesimo. Non lo fece! Questo fu un altro crimine. Oggi stiamo raccogliendo i frutti.

Paolo VI promosse i prelati immorali in posizioni chiave e coprì i reati morali. Non è scusato né dalla sua enciclica che sostiene il celibato sacerdotale, né dall’enciclica Humanae vitae che condanna la contraccezione.

Giovanni Paolo II nel 1983 approvò il nuovo Codice del Diritto Canonico con il quale ammise, di fatto, i massoni nella Chiesa, e in posti chiave nella Chiesa.

Convocò un incontro sincretistico con i leader pagani ad Assisi (1986). In questo modo, fece un gesto come se le vie pagane dell’adorazione di diavolo, fossero equivalenti alla via di salvezza che il Figlio di Dio, Gesù Cristo acquistò sulla croce. Questo è un crimine estremamente grave! In tal modo, stabilì anche un precedente per l’intera Chiesa per legalizzare il sincretismo con il paganesimo e per eliminare la missione autentica. Attraverso l’incontro di Assisi, incarnò l’eresia contenuta nel documento Nostra aetate del Concilio Vaticano II.

Non si oppose alla diffusione di massa delle eresie neo-moderniste contenute nel metodo storico-critico. Questo metodo nega tutti i miracoli contenuti nella Scrittura, l’ispirazione divina della Scrittura, la divinità di Cristo, il suo sacrificio redentore sulla croce per i nostri peccati e la resurrezione storica e reale di Cristo. Se nell’ufficio del Papa, tacque su queste eresie che distruggono la Chiesa, ha una terribile responsabilità per i loro frutti mortali! Era obbligato a difendere la fede e la morale!

Giovanni Paolo II, inoltre, non solo coprì i crimini della pedofilia omosessuale, ma emanò anche un documento segreto che vietava ai vescovi di opporsi radicalmente e apertamente a essi, come pubblicato dai mas media polacchi. Oggi raccogliamo i frutti della sua attività.

Bergoglio sa di aver poco tempo, e quindi nei prossimi giorni vuole dichiarare vincolanti i paradigmi eretici del Sinodo d’Amazzonia, e allo stesso tempo, l’abolizione del celibato. Abusa dell’autorità papale, che tuttavia non gli appartiene, perché è un eretico e apostata.

In questo stato d’impotenza, il Patriarcato Cattolico Bizantino, come una voce profetica ha fatto un passo salvifico proclamando in modo straordinario l’arcivescovo Viganò il Papa legittimo. Ma l’eretico Bergoglio, che occupa il papato, continua in modo fulmineo a compiere i passi irreversibili per distruggere la Chiesa. Si sforza di attirare, sotto la falsa obbedienza, i vescovi cattolici nell’anti-chiesa di New Age.

L’arcivescovo Viganò sta tacendo sull’elezione del Papa. Deve attendere il sostegno aperto dei vescovi coraggiosi e coscienti che si uniranno a lui come Papa. Il loro obiettivo comune deve essere la salvazione dall’apostasia di massa già programmata da Bergoglio, la quale proclamerà nei prossimi giorni. Rimane poco tempo. I credenti devono rendersi conto, che si tratta della loro salvezza, salvezza dei loro figli e nipoti. È venuto il tempo che preghino per i vescovi e li incoraggino personalmente o con le loro lettere al passo decisivo, cioè, di separarsi dal papa invalido. Che si mettano da parte del nuovo Papa ortodosso!

 

+ Elia

Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio OSBMr                            + Timoteo OSBMr

Vescovi segretari

 

 

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