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PCB: Il peccato di Geroboamo, Vaticano II e papi post-conciliari

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Il re Salomone peccò contro il Signore e commise idolatria. Egli offrì sacrifici agli abominevoli idoli di Camos e Moloch. A causa di questo, Dio permise la divisione della nazione. In seguito il re Geroboamo introdusse un sistema idolatrico in Israele a Betel. Gli israeliti fecero offerte ad un a vitello d’oro nel deserto ma a Betel a ben due vitelli. Per questa idolatria Dio punì il re e la nazione con sofferenza e guerre. Molti re vennero condannati da Dio per la loro passività nel non rimuovere le vie idolatriche di Geroboamo. Sta scritto riguardo al re Omri ed altri: “Loro camminarono in tutte le vie di Geroboamo e nei peccati nei quali aveva fatto peccare Israele”. (1Re 16,26)

Nella stessa maniera il Concilio Vaticano II ha stabilito un programma di adorazione nei confronti di due vitelli. Il primo vitello sono le eresie del modernismo. Il secondo vitello è la riverenza verso il paganesimo e i suoi demoni introdotta dalla dichiarazione Nostra Aetate. Entrambi queste prassi minano alla base non solo il primo, ma tutti i Dieci Comandamenti. Di conseguenza, il Vaticano resta in silenzio sulla legalizzazione del furto di bambini nella Convenzione di Istanbul e quindi non solo sul peccato contro il settimo, ma anche nei confronti del quinto, del sesto e del quarto comandamento. Con l’approvazione della sodomia del matrimonio omosessuale, vengono eliminati sia il sesto che il nono comandamento. Giovanni XXIII ha seguito il cammino di Geroboamo attraverso il Vaticano II. Egli è stato scomunicato postumamente per questo. Tuttavia, Francesco Bergoglio paradossalmente lo ha canonizzato.

Paolo VI confermò i documenti e lo spirito del Concilio Vaticano II. A causa del suo crimine di abuso di potere contro Dio e la Chiesa, anche lui è stato scomunicato da Dio, cioè è stato postumamente espulso dalla Chiesa. Ma Francesco per assurdo lo ha canonizzato alla stessa maniera.

Invece di arrestare il progresso nell’adorazione dei due vitelli del neopaganesimo e del modernismo, Giovanni Paolo II accelerò il processo di apostasia. Questo si è diffuso in tutte le scuole teologiche. Il modernismo è connesso con il metodo storico-critico. Questo metodo mette in questione la divinità di Cristo, la Sua reale e storica risurrezione e l’ispirazione delle Scritture. Nel 1986 Giovanni Paolo II convocò i pagani ad Assisi ed ha pregato per la pace in unità con loro. I pagani, al contrario, non pregano Dio, ma il diavolo ed i demoni. Il Papa si è associato con loro e si è unito a loro causando così una grande offesa a tutti cristiani. Lui ha così accelerato il passaggio al percorso che va dall’apostasia al paganesimo.

Benedetto XVI era obbligato ad utilizzare la potestà pontificia affidatagli per fare un passo senza il quale la restaurazione della Chiesa non è possibile. Quel fare un passo consisteva nel definire il Concilio Vaticano II per cosa esso era e cosa esso è, cioè eretico e non valido. Egli non ha fatto così, ma al contrario ha beatificato Giovanni Paolo II nel 2011, confermando così il suo gesto apostata ad Assisi. Lui ha così comportato su sé stesso l’anatema di Dio.

Francesco ha già portato molte volte su sé stesso l’anatema di Dio, l’esclusione cioè dal Corpo di Cristo, la Chiesa, soprattutto per aver intronizzato il demone Pachamama. In linea con lo spirito del Concilio, ha inoltre accelerato il processo di autodistruzione della Chiesa abolendo i comandamenti di Dio, in particolare attraverso la sua promozione della sodomia e la negazione delle fondamentali Verità della fede, necessarie per la salvezza.

L’istruzione massonica dell’Alta Vendita del 19° secolo recita: “I Cattolici marceranno sotto la nostra bandiera, pensando sempre tuttavia di marciare sotto la bandiera delle chiavi apostoliche”. Richard Day, un massone di spicco, disse nel 1969: “Nel momento in cui la Chiesa cattolica romana è giù, il resto della cristianità seguirà facilmente… Alcuni penseranno che la Chiesa si opporrà a tutto questo, ma in realtà la Chiesa ci aiuterà”.

Perché Dio permette il processo di autodistruzione? C’è solo una risposta: perché la gerarchia ecclesiastica, come pure i credenti, hanno ricevuto lo spirito del mondo, hanno scacciato lo Spirito di verità e rifiutano manifestamente il pentimento di salvezza. Il Pentimento consiste nel chiamare la verità, verità, il peccato, peccato ed un Concilio eretico, un Concilio eretico.

Il massone Richard Day ha rilasciato la sua dichiarazione nell’ambito dei primi quattro anni successivi alla fine del Concilio Vaticano II. Molti partecipanti al Concilio, molto meno il clero ed i laici, non si resero conto delle disastrose conseguenze che il Consiglio avrebbe comportato. Oggi noi le osserviamo con orrore sullo pseudo papa Francesco e sulle sue attività distruttive. Tuttavia, Richard Day ed i massoni di rango superiore erano a conoscenza sin da allora che dopo il Concilio, la leadership della Chiesa li avrebbe aiutati nella sua propria autodistruzione. Con l’intensa promozione da parte di Bergoglio della sodomia, dell’idolatria pagana, specialmente con il demone Pachamama, ed ora persino con l’assurda imposizione della vaccinazione sperimentale, anche sui bambini, è già in atto il processo di scavo della fossa, e non soltanto per la Chiesa Cattolica!

Cosa fare? Prima di tutto, tutti dovrebbero iniziare con se stessi e pentirsi. Ognuno di noi porta anche una responsabilità per la Chiesa. Da dove cominciare? Inizia con un’ora di preghiera personale ogni giorno!

Le parole di avvertimento di Gesù valgono per tutti coloro che rifiutano di pentirsi, compreso il Papa, i cardinali, i vescovi, i religiosi, i sacerdoti e la gente comune: “Voi perirete tutti!”

+ Elia

Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio OSBMr                            + Timoteo OSBMr

Vescovi Segretari

19 luglio 2022

 

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