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Dichiarazione del Collegio episcopale della Repubblica Ceca e della Slovacchia sulle questioni attuali

La bozza è stata preparata dai vescovi del PCB

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Noi, vescovi emeriti della Repubblica Ceca e della Slovacchia, siamo consapevoli della profonda crisi in materia di fede e di morale, nonché del fatto che l’attuale papa Francesco è incorso nell’anatema di Dio infrangendo le norme più fondamentali su cui la Chiesa sta o cade. Pertanto, la responsabilità territoriale della Chiesa viene automaticamente trasferita al Collegio episcopale ortodosso.

Nel mese di ottobre si svolgerà in Vaticano l’assemblea mondiale del cammino sinodale. Il suo programma nascosto è già stato svelato come un tentativo di interferire nella fede e nella morale piuttosto che restaurare la Chiesa dall’interno.

Noi, vescovi cattolici ortodossi, non possiamo assolutamente essere d’accordo con il cammino rivoluzionario di Bergoglio che porta gradualmente all’autodistruzione della Chiesa. Siamo pienamente consapevoli che fino a quando la situazione non sarà stabilita, noi, collegio episcopale ortodosso, avremo tutta la responsabilità in materia di fede e morale della nostra Chiesa locale nella Repubblica Ceca e in Slovacchia, sia davanti a Dio che davanti alla Chiesa mondiale.

Durante i primi anni del comunismo, all’inizio degli anni ’50, i seminari e i monasteri maschili furono sciolti. Molti sacerdoti furono imprigionati e i vescovi rischiarono condanne al carcere o all’isolamento. Non dimenticheremo mai i vescovi coraggiosi come Josef Beran, arcivescovo di Praga, morto in esilio, Josef Matocha, arcivescovo di Olomouc, morto agli arresti domiciliari, i vescovi slovacchi Pavol Gojdič e Ján Vojtaššák, e altri che furono imprigionati e morirono martiri.

Da un certo punto di vista ci troviamo ora in una situazione ancora più difficile, perché l’abuso della massima autorità ecclesiastica provoca caos interno nel cuore stesso della Chiesa. Inoltre, in passato i vescovi contavano sul fedele appoggio di letteralmente tutto il popolo cattolico. Noi e i nostri fedeli, che percepiamo il bisogno della vera fede, siamo esposti alla pressione dello spirito di questo mondo dall’esterno, e dall’interno alla pressione di coloro che vogliono introdurre un’altra dottrina e un altro spirito. In modo simile, l’arcivescovo San Metodio e il vescovo martire San Adalberto affrontarono le pressioni del paganesimo e gli abusi del potere ecclesiastico. Possano loro due, così come gli altri nostri santi patroni nazionali, essere i nostri potenti intercessori in questi tempi cruciali in cui Dio ci ha posto.

Innanzitutto vogliamo pentirci degli errori nei quali abbiamo fatto inciampare molte persone. Si tratta della recente e sfortunata propaganda della vaccinazione sperimentale. Ci siamo appellati ipocritamente a Francesco invece che a esperti integri e qualificati. Quanto sfortunata è stata la sua visita in Slovacchia legata alla condizione che ai partecipanti fedeli venisse inoculato questo pericoloso vaccino! Siamo anche consapevoli della necessità di pentirci per i centri di vaccinazione manipolatori nelle case parrocchiali della Slovacchia. Molti sono morti a causa di questa vaccinazione. Vogliamo imparare da questi errori e ci pentiamo sinceramente.

Inoltre, motivo del nostro pentimento è la promozione del cammino sinodale e il vergognoso evento di febbraio a Praga ad esso correlato. Si trattava di promuovere la legalizzazione del peccato di sodomia. Lo pseudo vescovo tedesco Bätzing, il principale promotore di questa ribellione contro la legge di Dio, e alcuni altri hanno tenuto un discorso accompagnato da una fragorosa ovazione. Si commise il peccato di abuso dell’autorità episcopale e i piccoli si scandalizzarono. Ora ci separiamo pubblicamente da questo cammino sinodale LGBTQ!

Alcuni sacerdoti, ingiustamente puniti, hanno paragonato la Conferenza episcopale ceca alla StB (polizia segreta dell’ex Cecoslovacchia). Crediamo che questo sia un po’ esagerato, tuttavia non si può negare il fatto che sia la Conferenza episcopale ceca che quella slovacca non hanno usato la loro autorità episcopale per difendere la fede e la morale e spesso hanno paralizzato l’opera di Dio.

D’altra parte siamo lieti di constatare che quest’anno la Conferenza episcopale ceca ha difeso pubblicamente le famiglie e i bambini. Di conseguenza, il governo ceco ha respinto la Convenzione di Istanbul.

Cari sacerdoti e fedeli, siamo di fronte all’assemblea mondiale del cammino sinodale in Vaticano che si svolgerà nel mese di ottobre, mese dedicato al santo Rosario. Oltre agli sforzi per legalizzare il cammino suicida tedesco e presentarlo come modello, il programma prevede anche un dibattito sul celibato volto a promuovere l’ordinazione delle donne al diaconato e, di conseguenza, al sacerdozio. Nell’ambito della cosiddetta sinodalità, i tedeschi intendono esentare i vescovi dalla loro responsabilità nei confronti della Chiesa e trasferirla al cosiddetto concilio sinodale. I laici, di fatto, sodomiti e lesbiche, assumeranno autorità anche in materia di fede e di morale. Francesco ha già concesso ai vescovi belgi l’autorizzazione a benedire i matrimoni LGBTQ, che prevedono anche il matrimonio di persone con animali, come le cosiddette coppie queer. Questo è davvero una follia!

Nell’assemblea vaticana si discuterà anche di cambiamenti nella liturgia sul modello dei vescovi messicani o sul modello amazzonico. Il cardinale Brandmüller ha detto riguardo ai documenti del Sinodo per l’Amazzonia che non si trattava solo di apostasia, ma anche di stupidità. L’introduzione dello spirito del paganesimo attraverso le funzioni del cosiddetto “incensatore” e “principale” nonché attraverso le danze pagane rasenta l’invalidità della consacrazione nella messa. Il cammino dell’ordinazione di diaconesse e sacerdotesse e dell’adozione di elementi pagani porta alla perdita dell’identità sacerdotale e alla perdita di questo sacramento in quanto tale. Pertanto, rispondiamo in anticipo alle possibili domande:

Per quanto riguarda l’attuazione di questi cambiamenti, noi, vescovi della Repubblica Ceca e della Slovacchia, non possiamo in nessun caso permettere che alcuni preti irragionevoli li mettano in pratica. Annunciamo invece la possibilità di scegliere di celebrare o la tradizionale messa tridentina oppure la messa di Paolo VI. Né impediamo al sacerdote, se lo ritiene opportuno, di spostare l’altare in modo da poter stare di fronte ad esso e celebrare la messa rivolto verso il tabernacolo e non dandogli le spalle.

Per vivere più profondamente il mistero della consacrazione, si consiglia un breve momento di silenzio prima e dopo la consacrazione. Diamo anche la possibilità, invece di recitare ad alta voce le preghiere dopo la consacrazione, di cantare un’antifona o un inno ecclesiastico, come si usava nella messa latina. Nel frattempo il sacerdote pronuncia queste preghiere a bassa voce.

Per quanto riguarda le attività di preghiera dei credenti nel mese di ottobre, segnaliamo l’iniziativa di preghiera denominata “Gerico”. In sostanza, si tratta di marciare intorno alle piazze dei comuni, dei distretti, delle regioni e dei capoluoghi per quattro domeniche, 8, 15, 22 e 29 ottobre, sei volte in silenzio e la settima volta cantando un canto, possibilmente accompagnato da strumenti musicali, a base sull’ispirazione biblica di una fede viva (Gs 6). L’intenzione è che cadano i muri spirituali che impediscono il risveglio della Chiesa e della nazione. I sacerdoti si facciano carico dell’attività organizzativa insieme ai ferventi laici.

Durante tutto il mese, raccomandiamo inoltre ai zelanti fedeli di pregare quindici decine del Rosario per il vero risveglio della Chiesa.

 

Il Collegio episcopale ortodosso della Repubblica Ceca e della Slovacchia

16 settembre 2023

 

Per ulteriori informazioni sull’evento di Gerico, vedere: https://bcp-video.org/it/la-caduta-di-gerico/

 

Scaricare: Dichiarazione del Collegio episcopale della Repubblica Ceca e della Slovacchia sulle questioni attuali (16/9/2023)

 

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