PCB: La differenza tra scomunica ecclesiastica e anatema divino

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La pena ecclesiastica più severa per la violazione della disciplina ecclesiastica è la scomunica ecclesiastica, cioè l’esclusione dalla società della Chiesa. Ma questo non significa che la persona punita sia esclusa dal Corpo mistico di Cristo. Esempi sono Santa Giovanna d’Arco, il martire Jan Hus o l’arcivescovo Lefebvre. Furono scomunicati dalla Chiesa, ma non anatemizzati da Dio.

Dio non li ha esclusi dal Corpo Mistico di Cristo. È provato che Jan Hus non predicò mai eresie. Fu infatti messo al rogo per aver cercato una vera riforma del sacerdozio. Anche Giovanna d’Arco fu falsamente accusata e bruciata. Allo stesso modo, l’arcivescovo Lefebvre fu assurdamente espulso dalla società della Chiesa da Giovanni Paolo II per la sua fedeltà agli insegnamenti di Cristo. Proprio come Giovanna d’Arco fu riabilitata e canonizzata in un secondo momento, così anche Jan Hus e l’arcivescovo Lefebvre, dovrebbero essere riabilitati e canonizzati dal Vaticano.

A differenza dell’anatema ecclesiastico, però, c’è l’anatema di Dio: l’esclusione dal Corpo Mistico di Cristo. Una persona è anatemizzata da Dio ipso facto per la predicazione di un vangelo diverso, come afferma Gal 1,8-9. Anche l’attuale pseudo papa Francesco è stato anatemizzato da Dio per un vangelo diverso. È diventato un membro morto del Corpo di Cristo. Tuttavia, continua ad occupare l’ufficio pontificio. È una tragedia che la Chiesa non sia una Chiesa viva per attuare la sua espulsione. Inoltre, è letteralmente una tragicommedia che le persone che avevano portato su di sé l’anatema di Dio siano state dichiarate sante da Bergoglio, cioè un esempio da seguire.

Attualmente è in discussione se lo pseudo papa Francesco sia un papa legittimo o illegittimo. La legge di Dio è al di sopra delle norme della Chiesa, e dice: “Anche se un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto!” (Gal 1,8-9)

Bergoglio ha ricevuto un antivangelo e si è così escluso dal Corpo di Cristo – la Chiesa. Inoltre, egli stesso predica un antivangelo non solo in privato, ma anche pubblicamente, abusando così dell’autorità suprema, cioè dell’autorità di Cristo! Non c’è più bisogno di testimoni o di qualsiasi autorità ecclesiastica per condannarlo di ciò di cui si è pubblicamente dichiarato colpevole. Con la parola e con il gesto, si è ipso facto più volte escluso dal Corpo di Cristo – la Chiesa.

Qual è il Vangelo di Cristo? C’è una risposta chiara a questo: è l’insegnamento della salvezza di Cristo, che è intrinsecamente connesso con Gesù Cristo. Pertanto, chi crede al Vangelo riceve Gesù e la salvezza allo stesso tempo. Il Vangelo di Cristo non può essere mischiato con eresie che ne negano l’essenza.

Gesù disse: “Pentitevi e credete nel Vangelo”. (Mc 1,15) E ancora: “… predicate il Vangelo… Chi crede (nel Vangelo)… sarà salvato; ma chi non crede sarà condannato”. (Mc 16,15)

Di cosa si parla di “un altro vangelo” in Galati 1,8-9? Un altro vangelo è l’insegnamento eretico dell’anticristo, che nega le verità fondamentali necessarie per la salvezza. Chiunque riceve un vangelo diverso, cioè un antivangelo, rifiuta Gesù Cristo e quindi anche la salvezza. Tale persona incorre ipso facto nell’anatema di Dio – esclusione – separazione da Cristo, indipendentemente dal fatto che l’anatema sia pronunciato su di lui o meno. Se rifiuta di pentirsi, cioè se rifiuta di rinunciare alle eresie e allo spirito di un falso vangelo, sarà eternamente condannato.

La bolla dogmatica di Paolo IV Cum Ex Apostolatus Officio è conforme alle Sacre Scritture quanto all’anatema di Dio (Gal 1,8-9). Essa dice che tutte le azioni di un papa eretico sono nulle e vuote. È scomunicato dalla Chiesa e non deve essere obbedito da nessuno. Ciò è confermato anche dall’affermazione di san Roberto Bellarmino: “… un eretico manifesto è deposto ‘ipso facto’… Perciò… un papa manifestamente eretico cessa automaticamente di essere papa e capo, così come cessa di essere cristiano e membro del Corpo della Chiesa…”

Il Modernismo eretico è stato condannato dai Papi Pio IX e Pio X. Il Concilio Vaticano II ha stabilito un percorso che scomunica i veri cattolici. In effetti, il Concilio stesso è sotto l’anatema di Dio. Non è valido perché ha promosso di nascosto il sentiero di un antivangelo, il sentiero dell’apostasia, che porta alla distruzione eterna.

Pentirsi è chiamare la verità, verità, un eretico, eretico, e anche un Concilio eretico, un Concilio eretico. Anche i suoi fondatori e promotori, compresi i Papi conciliari e postconciliari, devono essere chiamati allo stesso modo eretici. Ipso facto, incorrono nell’anatema di Dio. Per ora questa verità viene boicottata, ma va accettata. Se non viene intrapreso questo passo di pentimento non può iniziare la vera restaurazione della Chiesa! Solo l’insegnamento ortodosso assicura la salvezza ai cattolici. Restaurare questo insegnamento è la volontà di Dio.

L’eretico Concilio Vaticano II deve essere chiamato eretico. L’attuale arcieretico Bergoglio ne fa maturare agenda e spirito. Attua l’aggiornamento del Vaticano II con omosessuali, transessuali, idolatri e streghe che adorano il demone Pachamama.

È una tragedia che gli attuali vescovi e sacerdoti tacciano su questo perché temono la scomunica della Chiesa. Ma non hanno paura dell’anatema di Dio o dell’inferno eterno. Questo è un segno di apostasia interna, codardia e negazione di Cristo e del Suo Vangelo.

Pertanto, in questo momento critico, vi incoraggiamo, cari Vescovi e sacerdoti: difendete Gesù Cristo e il Suo Vangelo! Non abbiate paura che l’arcieretico Bergoglio, anatemizzato da Dio, o la sua rete omosessuale vi puniscano con la cosiddetta scomunica. Gesù ha detto chiaramente: “Vi scacceranno dalle loro sinagoghe… vi perseguiteranno”, ma ricordate: una ricompensa eterna vi aspetta in cielo!

 

+ Elia

Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio OSBMr                 + Timoteo OSBMr

Vescovi Segretari

 

10 luglio 2022

 

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