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La risposta al Cardinale Müller e al suo “Manifesto di fede”

11 febbraio 2019

Egregio Signor Cardinale!

Nel Suo Manifesto Lei ha citato il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC). Il Catechismo proibisce comunicare l’Eucaristia ai divorziati, cioè a coloro i quali convivono (1457). Non permette neanche il Sacramento del Ordine alle donne (1577). L’uomo che rifiuta il pentimento fino alla morte sarà eternamente condannato (1035)…

Con il Suo Manifesto e con le citazioni del Catechismo, che è in vigore nella Chiesa dal 1992, un sincero cattolico dev’essere d’accordo. Ma la realtà è che in tutte le scuole cattoliche insegnano le eresie del sincretismo con il paganesimo e il modernismo del metodo storico-critico, che si basa sulla filosofia atea. Il professore dell’Università Lateranense a Roma ha dichiarato: “Il Catechismo non mi obbliga, per me di gvida è il Concilio Vaticano II”. Però il Concilio Vaticano II ha aperto la porta alle eresie del neomodernismo e del sincretismo. Secondo Rom. 1, 25, il frutto di questo è la rete omosessuale all’interno della Chiesa. Questa rete omosessuale fà riferimento al Catechismo, nel quale è già codificato lo slogan omosessuale su antidiscriminazione, su omofobia e leggi di antidiscriminazione. Questa posizione eretica del Catechismo contraddice alla Parola di Dio e alla Tradizione. La citazione del Catechismo 2358: “A loro riguardo (degli omosessuali) si eviterà ogni marchio di discriminazione. E poi CCC continua: “Perciò (i sodomiti) devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza”. Continua la citazione (2359): “… mediante il sostegno, talvolta, di un’amicizia disinteressata, con la preghiera … (i sodomiti) possono e devono … avvicinarsi alla perfezione cristiana”.

Tuttavia, questa “amicizia”, rispetto”, “compassione”, “delicatezza”, antidiscriminazione dispongono al ricevimento dello spirito immondo! Davannti all’infezione devono essere usati i mezzi adeguati per la preservazione. Qui il Catechismo ordina proprio il contrario. I frutti di suoi termini ambigui ormai stiamo raccogliendo nella Chiesa dopo 26 anni.

Signor Cardinale, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, il quale parla di necessità del rinnovamento della Chiesa, propone di compiere il passo radicale. In concreto: eliminazione della rete omosessuale nella Chiesa e l’abdicazione di Francesco. Tuttavia, Lei non ha sostenuto moralme C.M. Viganò in questa sua posizione. I fedeli La chiedono: Se Lei diventasse papa, avrebbe finito solo con le citazioni alibistiche del Catechismo? È desideroso Lei a condannare le eresie e lo spirito del Concilio Vaticano II e con questo iniziare autentica riforma della Chiesa?

 

+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio, OSBMr                                    + Timoteo, OSBMr
Vescovi segretari del Patriarcato Cattolico Bizantino

 

 

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