Lotta contro il peccato, la caduta, la confessione, il perdono
Oggi, Dio cerca di salvare gli Stati Uniti attraverso uomini eroici, che sono pronti a lottare contro il peccato resistendo fino al sangue (cfr. Eb 12,4).
Qual è la posizione della Bibbia a proposito dei peccati contro il sesto comandamento?
Quando un giovane si converte dalla via del peccato a Dio – durante un’evangelizzazione o per un altro intervento della grazia di Dio – entra in una feroce lotta con la passione più forte, che prima non considerava nemmeno un peccato. È il peccato contro il sesto comandamento, chiamato masturbazione. Ora deve iniziare a combattere radicalmente contro il peccato. Anche qui valgono le parole del Salvatore su tagliare la mano, il piede e cavare l’occhio. Gesù aggiunge:
“È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo o con un occhio solo, che avere due mani o due piedi o due occhi ed essere gettato nel fuoco eterno” (cfr. Mt 18,8-9).
Non significa qui tagliare fisicamente un membro del corpo, ma piuttosto tagliare radicalmente un pensiero, un sentimento, un’immagine o un’intenzione di peccare. Un giovane deve lottare per non dare le sue membra a disposizione del peccato. In questa lotta, occorre chiedere spesso a Dio l’aiuto soprannaturale.
“Come potrà un giovane tenere pura la sua via? Custodendo le tue parole” (Sl 119,9). “Ho scritto a voi, giovani, perché siete forti, e la parola di Dio dimora in voi e avete vinto il maligno” (1Gv 2,14). “Voglio, dunque, che gli uomini preghino, dovunque si trovino, alzando al cielo mani pure” (1Tim 2,8).
Il modo di ricevere il perdono dei peccati per i cattolici
In questa lotta per la purezza di cuore, se il peccato infligge una grave ferita all’anima o causa una caduta improvvisa, il credente cattolico deve immediatamente compiere un atto di contrizione e fare una ferma decisione di confessare questo peccato nel prossimo Sacramento della Confessione. Il Sacramento della Confessione ha cinque parti:
1) Esame di coscienza: dedicagli almeno quindici minuti prima di confessarsi e riconosci i peccati vergognosi sia davanti a te stesso sia davanti a Dio.
2) Contrizione: in atto di contrizione provi il dolore per il peccato principale, con cui hai offeso Dio.
3) Vero proposito di non peccare più: deve essere associato a ferma decisione di non peccare più gravemente e di evitare imminenti occasioni di peccato.
4) Confessione orale a un sacerdote (ma non a un sacerdote che è in unità interiore con il Papa eretico e invalido).
5) Risarcimento per i peccati: è necessario risarcire i danni causati; i peccati contro il primo comandamento devono essere compensati con gli atti penitenziali, digiuno, elemosina …
Per quanto riguarda la necessità della preghiera, occorre includere al tuo programma quotidiano almeno un’ora di preghiera personale. Essa può essere anche associata alla lettura delle Sacra Scrittura.
Il modo di ricevere il perdono dei peccati per i non cattolici
L’essenza del peccato è l’orgoglio e l’allontanamento da Dio. L’essenza del pentimento è l’umiliazione e il ritorno a Dio. La salvezza dipende da una cosa: dal pentimento. Il peccatore si nasconde da Dio. Il pentimento è associato alla confessione dei peccati e alla guarigione. Il peccato è la causa della malattia dell’anima e, spesso, anche del corpo.
“Chi è malato, chiami a sé gli anziani della Chiesa (presbyterous) e pregino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. … E se ha commesso peccati, gli saranno perdonati. Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri … per essere guariti” (Gc 5,14-16).
Nella suddetta citazione si parla degli anziani della Chiesa (presbiteri), della preghiera, della confessione dei peccati, del loro perdono e della guarigione.
La confessione pubblica è allo stesso tempo un atto di umiltà e di fede e conduce alla salvezza. Come possono i non-cattolici che non hanno il Sacramento della Riconciliazione – la confessione orale – avere la certezza di perdono dei peccati gravi, inclusi anche i peccati contro il sesto comandamento? La Sacra Scrittura insegna che i presbiteri, cioè gli anziani della Chiesa, dovrebbero pregare e il penitente dovrebbe confessare i suoi peccati. In una stanza separata, due o tre anziani della Chiesa prima pregano per se stessi e confessano i loro peccati: “Confessate i vostri peccati gli uni agli altri”.
Poi vengono i penitenti individualmente. Ognuno di loro s’inginocchia e confessa brevemente i suoi peccati. Gli anziani pregano con lui, perché i suoi peccati siano perdonati, ma anche per la sua guarigione spirituale e mentale, o anche per la sua guarigione fisica. Il peccato è spesso associato a una malattia fisica. A volte è necessario pregare per la liberazione interiore e l’espulsione dei demoni e fare l’unzione con olio. Poiché gli apostoli: “Partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano”. (Mc 6,12-13).
I presbiteri (anziani) sono tenuti in coscienza a mantenere il segreto sui peccati confessati dai penitenti.
Un giorno di penitenza sia riservato ogni mese per avere l’opportunità di confessare i peccati e pregare per la guarigione. Per i cattolici è il sabato di Fatima, e per i non-cattolici, è anche il più vantaggioso il primo sabato del mese, la cosiddetta luna nuova.
+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino
+ Metodio OSBMr + Timoteo OSBMr
Vescovi segretari
26 agosto 2020
Il Patriarcato Cattolico Bizantino (PCB) è una comunità di monaci, sacerdoti e vescovi che vivono in monasteri. Il Patriarcato è guidato dal patriarca Elia con due vescovi segretari, + Timoteo e + Metodio. Il PCB nacque dalla necessità di difendere le verità cristiane fondamentali contro le eresie e l’apostasia. Non riconosce lo pseudo papa Bergoglio e non gli è subordinato.